PM10 oltre i limiti a Frosinone: in arrivo il “Patto dei Sindaci”
Continua l’emergenza inquinamento dell’aria (anche) a Frosinone, dove nel solo mese di gennaio ben 6 centraline su 8 hanno registrato livelli di PM10 oltre i limiti consentiti. A lanciare l’ultimo allarme, solo in ordine di tempo, Fare Verde provincia di Frosinone e Terra Nostra che annunciano la presentazione in tempi brevi a tutte le Amministrazioni Comunali del “Patto per i Sindaci” per la qualità dell’aria.
Come denunciano le associazioni ambientaliste, nella provincia di Frosinone si continuano a registrare concentrazioni preoccupanti di PM10, confermando l’inadeguatezza delle misure messe in atto finora.
“Il disastro ambientale è chiaro e inequivocabile, come non v’è chi non veda che le azioni a macchia di leopardo, sui diversi territori Comunali, per il contrasto all’inquinamento da PM10 sono servite molto poco o addirittura a nulla ed infatti l’inquinamento in alcuni casi si è addirittura aggravato. – scrivono questi in una nota – “Azioni tardive, come le ordinanze sindacali, il blocco parziale del traffico ed altre (già ritenute tali dalla sentenza della Corte di Giustizia UE) vengono attuate a macchia di leopardo in nome di un’emergenza che dura da anni per l’inquinamento dell’aria da PM10.”
PM10 oltre i limiti a Frosinone
Secondo i nuovi dati Arpa Lazio, a Ceccano nel solo mese di gennaio si sono registrati già 23 giorni di sforamento per il PM10 sui 35 ammessi dalle leggi Italiane in un anno. Non fa meglio Frosinone con 20 sforamenti al 31 gennaio (sono 23 giorni al 5 febbraio, n.d.r.), seguito da Cassino con 17, sebbene “i dati siano inaffidabili per la centralina che non è disponibile da giorni”. Chiudono Alatri con 12 sforamenti, e Ferentino con 9. “Poi ci sono tutti i comuni che non hanno le centraline come ad esempio Monte San Giovanni Campano che è già stato indicato come il comune con l’aria più inquinata della provincia di Frosinone”, come sottolineano le due associazioni in una nota.
Questi dati risultano particolarmente allarmanti non solo alla luce dei gravi danni alla salute causati dalle concentrazioni di particolato fine, ma anche in considerazione dei nuovi limiti stabiliti dalla Direttiva UE sulla qualità dell’aria. La recente normativa europea ha infatti ridotto drasticamente i giorni di sforamento consentiti per il PM10. Questi passano da 35 a 18 all’anno, con una concentrazione media giornaliera massima di 45 microgrammi per metro cubo, rispetto alla soglia attuale di 50 mg/m3. Di conseguenza, i comuni di Frosinone e Ceccano risulterebbero quindi fuorilegge rispetto alla normativa europea, superando in un solo mese la soglia annuale consentita per i giorni di sforamento di PM10.
Il Patto dei Sindaci
Per contrastare il grave problema dell’inquinamento dell’aria Fare Verde e Terra Nostra fanno sapere che presenteranno presto ai comuni provinciali un piano di azioni sinergiche.
“Inquinamento dell’aria che è pericoloso per la salute degli esseri umani tanto è vero che la Corte di Giustizia UE ha già condannato l’Italia nel 2020″, ribadiscono le due associazioni nella nota. “Siccome il problema è di chi ce l’ha, non deve sembrare strano che Fare Verde e Terra Nostra presenteranno in tempi brevi a tutte le Amministrazioni Comunali il “Patto per i Sindaci”.
Per i Sindaci “è arrivato il momento di sottoscrivere un patto per il contrasto all’inquinamento dell’aria anche se ci saranno da prendere provvedimenti impopolari per tutelare la salute della popolazione”.
Il Patto, anticipano le associazioni, prevede azioni per il contrasto all’inquinamento dell’aria a breve, medio e lungo termine, “visto che il piano di risanamento della qualità dell’aria della Regione Lazio non riesce a contenere i superamenti per il PM10 in Ciociaria ed è quindi inefficace”.
“Ci deve pur essere un fronte di brave persone che ha la volontà di proteggere anziani, bambini, donne incinte e in alcuni casi di salvare la vita a chi è fragile di salute”, conclude quindi la nota.
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