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Il PM2.5 impatta su insorgenza del cancro al seno

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Il PM2.5 impatta su insorgenza del cancro al seno

L’esposizione a lungo termine al particolato fine (PM2.5) potrebbe aumentare significativamente il rischio di cancro al seno, in particolare tra le donne bianche. A dirlo, è un recente studio della Keck School of Medicine presso l’Università della California del Sud, guidato dalla dott.ssa Anna H. Wu, ha portato alla luce una connessione allarmante. Il PM2.5, particelle sottilissime presenti nell’aria inquinata e invisibili a occhio nudo, si associa a un aumento del 28% del rischio di cancro al seno tra le donne esposte a livelli elevati.



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Un campione variegato

La ricerca ha preso in esame 58.358 donne di diversa origine etnica e razziale, di età media di 60,4 anni, seguite per quasi due decenni. Questa varietà ha permesso agli scienziati di esplorare il legame tra PM2.5 e cancro al seno su una popolazione molto più rappresentativa rispetto a studi precedenti, fornendo un quadro chiaro dei rischi specifici per ciascun gruppo. I dati satellitari e le coordinate geografiche degli indirizzi delle partecipanti hanno permesso di misurare con precisione l’esposizione al PM2.5 e ad altri inquinanti atmosferici come NO2, NOX, CO e PM10.

Rischio variabile a seconda del gruppo etnico

Durante i 19,3 anni di monitoraggio, sono stati diagnosticati 3.524 casi di carcinoma mammario invasivo. L’analisi ha mostrato che il rischio di cancro al seno correlato all’esposizione a PM2.5 era particolarmente marcato nelle donne bianche, con un incremento del rischio pari al 67%. Anche le donne afroamericane e latine hanno registrato un aumento del rischio, rispettivamente del 14% e del 34%, sebbene le associazioni non risultassero statisticamente significative. Gli inquinanti NO2, NOX e CO hanno anch’essi mostrato una correlazione con l’incidenza del cancro al seno, sebbene in misura minore rispetto al PM2.5.

La riduzione dell’inquinamento come priorità

Questo studio ha importanti implicazioni per la salute pubblica. “I risultati suggeriscono che il PM2.5 deve essere considerato un potenziale fattore di rischio per il cancro al seno,” sottolineano i ricercatori. Ridurre l’esposizione a questi inquinanti dovrebbe diventare una priorità per le autorità di regolamentazione, a tutela delle generazioni future.

Limiti dello studio e prossimi passi

Sebbene i risultati siano significativi, lo studio presenta alcune limitazioni. Non sono stati inclusi dati sulle esposizioni ambientali nei luoghi di lavoro o su altri siti frequentati dalle partecipanti, né sono state analizzate le emissioni di PM derivanti da fonti specifiche. Inoltre, resta da esplorare il motivo per cui il rischio sia particolarmente alto nelle donne bianche rispetto agli altri gruppi etnici.

Finanziamenti e supporto

Questo studio è stato sostenuto da diverse istituzioni, tra cui la Health Effects Air Pollution Foundation e il National Cancer Institute. Grazie a questo supporto, i ricercatori hanno potuto approfondire i legami tra inquinamento atmosferico e salute, offrendo una visione sempre più chiara degli impatti del PM2.5 sulla popolazione.

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