Proteste dei cittadini per le nuove rotte a Malpensa
L’11 novembre 2024 è stato depositato in Procura un esposto firmato da centinaia di cittadini di Busto Arsizio e aree circostanti, contro le nuove rotte aeree sperimentali dell’aeroporto di Malpensa. I voli, che sorvolano a bassa quota i centri abitati, sono accusati di causare un grave inquinamento acustico e ambientale. Gli avvocati Lorenzo Meazza e Laura Bordonaro, in rappresentanza del gruppo di residenti, hanno sottolineato che il sorvolo degli aerei “a ridosso delle case” provoca disagi costanti, in particolare durante le ore notturne, quando il rumore diventa insopportabile.
La denuncia e l’impatto sull’ambiente e sulla salute
L’esposto, che sarà illustrato il prossimo 14 novembre da un comitato cittadino di Somma Lombardo, mette in evidenza le ripercussioni sulla qualità della vita nella zona. I residenti segnalano che l’inquinamento acustico persistente, unito a quello atmosferico, aumenta il rischio di problemi di salute, come disturbi del sonno, stress, e malattie respiratorie. Gli effetti negativi di questi sorvoli non si limitano solo al disagio uditivo, ma comprendono anche un peggioramento della qualità dell’aria a causa delle emissioni dei motori aerei che volano a basse altitudini.
La protesta dei residenti e le richieste alla Procura
Il comitato dei residenti ha presentato all’autorità giudiziaria una richiesta per valutare la legittimità delle nuove rotte sperimentali. Tra le richieste avanzate ci sono la sospensione immediata delle nuove traiettorie di volo e uno studio sull’impatto acustico e ambientale causato dalle nuove rotte. Secondo le dichiarazioni del comitato, queste modifiche sarebbero state introdotte senza adeguate consultazioni pubbliche o valutazioni preliminari degli impatti sulle comunità locali.
La risposta di Malpensa e le possibili alternative
In risposta a tali critiche, SEA, la società che gestisce l’aeroporto di Malpensa, ha comunicato che le nuove rotte fanno parte di un programma di ottimizzazione del traffico aereo. Quest’ultimo mira a migliorare l’efficienza dei voli. Tuttavia, di fronte alle proteste, hanno proposto di aprire un dialogo tra l’aeroporto e le autorità locali per esplorare soluzioni alternative che possano ridurre l’impatto ambientale sui residenti. Tra le ipotesi c’è anche quella di distribuire meglio i voli notturni o di identificare percorsi di sorvolo meno invasivi.
Un possibile precedente per altri aeroporti italiani?
Il caso di Busto Arsizio potrebbe creare un precedente importante per altri aeroporti, dove spesso le rotte sono oggetto di contestazioni da parte dei residenti. La vicenda solleva interrogativi su come gestire al meglio il traffico aereo con il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sano e sicuro. L’azione legale intrapresa dai residenti di Busto Arsizio rappresenta un passo significativo verso una maggiore consapevolezza degli impatti ambientali legati al trasporto aereo, evidenziando la necessità di soluzioni che rispettino le esigenze delle comunità locali.
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