Protossido d’azoto, la droga della risata fa una nuova vittima. I rischi per salute e ambiente
Un tragico episodio a Lecce ha riportato l’attenzione sui pericoli del protossido d’azoto, una sostanza che negli ultimi anni è diventata popolare soprattutto tra i giovani, ma che nasconde numerosi rischi per la salute e l’ambiente. Un 26enne è morto in seguito all’inalazione del gas esilarante noto anche come la “droga della risata”. Si tratta solo dell”ultimo caso di un fenomeno che sta assumendo proporzioni preoccupanti. Il giovane sarebbe stato trovato privo di sensi e successivamente deceduto, dopo aver inalato il protossido d’azoto proveniente da una bomboletta destinata all’uso ricreativo.
Questo episodio solleva gravi preoccupazioni non solo per l’abuso della sostanza, ma anche per le implicazioni per la salute e l’ambiente derivanti dal suo utilizzo.
Cos’è il Protossido d’Azoto
Il protossido d’azoto (N2O) è un gas incolore con un sapore dolce, impiegato in ambito medico come anestetico e analgesico. In alimentazione, viene utilizzato per la preparazione di schiume e come propellente per lattine spray. Tuttavia, negli ultimi anni è diventato popolare come “gas esilarante”, principalmente tra i giovani che ne abusano per gli effetti di euforia e di sensazione di leggerezza.
I Rischi per la Salute
Nonostante sembri innocuo, l’inalazione di protossido d’azoto può comportare gravi rischi per la salute. Tra i principali effetti collaterali troviamo:
- Asfissia: L’inalazione può ridurre l’ossigeno nel sangue, provocando difficoltà respiratorie, confusione mentale e perdita di coscienza.
- Danno neurologico: Un abuso frequente può danneggiare il sistema nervoso, con conseguenze come paralisi o danni irreversibili.
- Carenza di vitamina B12: L’uso eccessivo interferisce con l’assorbimento di vitamina B12, fondamentale per il funzionamento del sistema nervoso.
L’episodio accaduto a Lecce evidenzia come il suo uso improprio possa portare a conseguenze tragiche, come la morte per arresto respiratorio o danni cerebrali.
Impatti ambientali del Protossido d’Azoto
Il protossido d’azoto non è solo pericoloso per la salute umana, ma anche per l’ambiente. È uno dei principali gas serra, con un potenziale di riscaldamento globale circa 300 volte maggiore rispetto alla CO2. Le sue emissioni contribuiscono in modo significativo ai cambiamenti climatici.
Inoltre, l’aumento delle emissioni nel suolo e nell’atmosfera deriva anche dall’uso intensivo di fertilizzanti chimici nell’agricoltura, settore che rappresenta una delle principali fonti naturali di N2O.
Come prevenire i danni
Per ridurre i rischi legati all’abuso di protossido d’azoto, è fondamentale:
- Educazione: Sensibilizzare i giovani sui pericoli derivanti dall’uso non controllato di sostanze chimiche.
- Controllo normativo: Le autorità devono monitorare e regolamentare meglio la vendita e la distribuzione del gas, in particolare per quanto riguarda la sua disponibilità per scopi ricreativi.
- Innovazioni ambientali: Le politiche dovrebbero puntare a ridurre le emissioni di protossido d’azoto provenienti dall’agricoltura e dall’industria attraverso tecnologie più verdi e sostenibili.
L’incidente tragico di Lecce è un monito dei pericoli legati all’uso del protossido d’azoto, un gas che, purtroppo, non ha solo un impatto devastante sulla salute umana ma anche sull’ambiente. È fondamentale un’azione congiunta per ridurre il suo uso improprio e per tutelare sia la salute dei cittadini che l’equilibrio ecologico del nostro pianeta.
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