Rapporto BES 2023: focus Sardegna
Secondo il nuovo rapporto BES (Benessere Equo e Sostenibile) dell’Istat, la Sardegna, nonostante l’immagine di un paradiso naturale, affronta ancora sfide significative in campo ambientale. Dal recente rapporto annuale la qualità dell’aria in Sardegna si rivela generalmente buona ma la regione soffre di una grave dispersione idrica e ancor di grande è il problema relativo ai siti contaminati.
L’Italia nel rapporto BES 2023: male per Ambiente e Sicurezza
È uscito il 17 aprile 2024 il rapporto BES (Benessere Equo e Sostenibile) dell’Istat, relativo allo scorso anno. Lo studio annuale condotto dall’Istituto nazionale di statistica italiano che mira a valutare e monitorare il benessere sociale, economico e ambientale del paese attraverso una serie di indicatori. Questi coprono una vasta gamma di argomenti, tra cui salute, istruzione, ambiente, occupazione, reddito, sicurezza e altri aspetti della qualità della vita.
Il rapporto BES rivela che oltre la metà dei 129 indicatori analizzati sono migliorati rispetto all’anno precedente, mentre circa il 28,7% è peggiorato e il 17,8% è rimasto stabile.
Preoccupano in particolar modo i dati relativi ad Ambiente e Sicurezza, con solo quattro su sedici indicatori ambientali che mostrano miglioramenti contro sette che risultano in peggioramento.
Anche, i dati relativi al “meteo-clima” non sono positivi mentre quelli sui siti contaminati si confermano pressoché in linea con quanto riportato nel rapporto Bes dello scorso anno. Questo, si apprende, è dovuto sia della lentezza delle operazioni di pulizia sia alla mancanza di dati aggiornati.
I dati disponibili sui siti contaminati infatti si riferiscono solo ai 42 Siti di interesse nazionale (Sin) gestiti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) mentre le informazioni sui siti contaminati gestiti a livello regionale sono aggiornate solo fino al 2019.
I dati più recenti tuttavia sembrano confermare una situazione invariata per i siti contaminati, con Piemonte (88.132 ettari), Sardegna (29.903 ettari), Lombardia (19.460 ettari), Friuli-Venezia Giulia (14.471 ettari), Puglia (12.780 ettari) e Toscana (11.717) che si confermano le regioni più interessate dal problema della contaminazione del suolo.
Ambiente e inquinamento in Sardegna
Tra gli aspetti più preoccupanti che emergono dal rapporto BES 2023, ci sono senza dubbio quelli relativi alle problematiche ambientali che affliggono (ancora) la Sardegna.
Se infatti dal rapporto emerge una qualità dell’aria in regione generalmente buona, con concentrazioni di inquinanti atmosferici ben lontani da quelli che si continuano a registrare nel Nord del Paese, l’isola è interessata da altre altre criticità ambientali, altrettanto pericolose per la salute umana e l’ecosistema, prima fra tutte la presenza di siti contaminati.
Preoccupa infatti l’incidenza della contaminazione della superficie territoriale in Sardegna, che si attesa a 12,5 (valori per 1000), registrando uno dei dati più alti a livello nazionale e contro una media italiana di 7,1.
Come racconta anche la testata locale La Nuova Sardegna, nonostante l’ultimo piano di bonifica della Regione Sardegna risalga a febbraio 2019, i dati sull’inquinamento rivelano che nell’isola ci sono 169 siti industriali, 151 siti minerari e 9 siti militari. In aggiunta, ci sono 404 discariche e 257 siti legati alla distribuzione di carburante. Complessivamente, sono più di mille le aree, di varie dimensioni, coinvolte nell’inquinamento in Sardegna.
In questo scenario, le miniere e le industrie rappresentano la principale fonte di inquinamento: a nord, le città di Sassari e Porto Torres sono particolarmente coinvolte, mentre a sud l’area interessata è molto più estesa, coinvolgendo circa 40 comuni.
Come riflette anche Italia che Cambia nella puntata del podcast “Io non mi rassegno” dedicata alla situazione ambientale in Sardegna emersa dal rapporto BES, qualche anno fa “i medici per l’ambiente avevano stimato che un sardo su tre vivesse in un territorio inquinato. Il dato è stato poi smentito dalla Regione, tuttavia “i numeri non sembrano raccontare il paradiso incontaminato con cui spesso si presenta” la regione.
Il problema dell’acqua in Sardegna
Anche la siccità si conferma un problema sull’isola, verificandosi con sempre maggiore frequenza, ma il dato sull’acqua più preoccupante emerge in relazione alla sua dispersione: oltre la metà (il 52,8%) della risorsa idrica disponibile sull’isola viene dispersa.
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