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Rapporto WMO: il circolo vizioso del clima che scatena gli incendi

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Rapporto WMO: il circolo vizioso del clima che scatena gli incendi

Un nuovo rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) mette in luce l’allarmante interconnessione tra cambiamenti climatici, incendi e inquinamento atmosferico. Lo studio, pubblicato il 5 settembre, evidenzia un crescente impatto negativo su salute umana, ecosistemi e agricoltura. Il rapporto, contenuto nel bollettino annuale sulla Qualità dell’Aria e il Clima, evidenzia come questo ciclo distruttivo stia accelerando in modo preoccupante.

Un circolo vizioso di impatti globali

Secondo il rapporto, i cambiamenti climatici stanno intensificando la frequenza e la gravità degli incendi, i quali a loro volta rilasciano nell’atmosfera particolato e gas serra, peggiorando la qualità dell’aria e accelerando ulteriormente il riscaldamento globale. La conseguenza è un ciclo vizioso in cui ciascun fenomeno aggrava l’altro. Il fumo degli incendi rappresenta una miscela tossica che non solo danneggia la salute umana, ma compromette anche la produttività agricola e la salute degli ecosistemi.



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Fumo degli incendi: un problema oltre i confini

Il bollettino si concentra in particolare sugli incendi del 2023, che hanno visto una stagione eccezionalmente intensa in Canada, con un’area bruciata sette volte superiore alla media del periodo 1990-2013. Il fumo prodotto da questi incendi ha deteriorato la qualità dell’aria non solo in Canada, ma anche negli Stati Uniti orientali, spingendosi fino all’Europa occidentale. Questi eventi hanno contribuito a un innalzamento globale delle concentrazioni di particolato (PM2.5), una sostanza pericolosa che, se inalata, può causare gravi problemi di salute.

Impatti su agricoltura e ecosistemi

Non è solo la salute umana a essere colpita: il particolato ha un impatto diretto anche sull’agricoltura, riducendo la produttività delle colture. Il rapporto indica che in regioni come Cina e India, aree altamente inquinate, il particolato può ridurre i raccolti fino al 15%. Il particolato blocca la luce solare e ostruisce gli stomi delle foglie, impedendo alle piante di effettuare correttamente la fotosintesi. Inoltre, la deposizione di inquinanti come l’ozono e l’azoto influisce negativamente sulla biodiversità e sulle capacità degli ecosistemi di fornire servizi essenziali come lo stoccaggio del carbonio.

Azione urgente: investire in aria pulita

La WMO ha rilasciato il bollettino in occasione della Giornata dell’Aria Pulita per un Cielo Blu, che si celebra il 7 settembre 2024, sottolineando l’urgenza di investire in aria pulita come soluzione “win-win” per affrontare sia il cambiamento climatico che l’inquinamento atmosferico. Ko Barrett, Vicesegretario Generale della WMO, ha sottolineato che la gestione separata di questi due problemi è inefficace, poiché sono strettamente correlati.

“Non possiamo trattare il cambiamento climatico e la qualità dell’aria come problemi distinti”, ha affermato Barrett. “Agire insieme su questi fronti porterebbe benefici immediati sia per la salute umana che per il pianeta.”

Azioni coordinate

Il rapporto della WMO invia un messaggio chiaro: senza azioni coordinate e urgenti per combattere insieme i cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico, il mondo continuerà a sperimentare fenomeni estremi come incendi devastanti e livelli preoccupanti di inquinamento. Solo attraverso un approccio globale integrato sarà possibile interrompere questo pericoloso circolo vizioso.

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