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L’espansione della rete elettrica può ridurre l’inquinamento da anidride carbonica del 73%

L’espansione della rete elettrica può ridurre l’inquinamento da anidride carbonica del 73%

L’inquinamento da anidride carbonica potrebbe diminuire nei prossimi cinque anni se i progetti di trasmissione di energia elettrica in costruzione negli Stati Uniti venissero completati. A dirlo, un nuovo rapporto dei ricercatori del Pacific Northwest National Laboratory del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. Questi progetti prevedono l’aggiunta di 4.800 chilometri di nuove linee di trasmissione attraverso diverse regioni degli Stati Uniti.

Riduzione delle emissioni del 73%

Secondo il rapporto, la realizzazione di soli 12 progetti potrebbe ridurre le emissioni di anidride carbonica provenienti dalla produzione elettrica del 73% rispetto al 2005. Questo perché l’espansione della rete stimolerebbe lo sviluppo di nuovi progetti di energia rinnovabile, come quella eolica e solare.

Le riduzioni più significative delle emissioni nel centro-ovest, tra cui Utah, Nevada, Wyoming, Colorado, Arizona e New Mexico, dove l’energia rinnovabile potrebbe sostituire le centrali a combustibili fossili.



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Problemi nella realizzazione dei progetti

Tuttavia, l’espansione della rete elettrica sta rallentando. Un’organizzazione che si occupa di coordinare la rete elettrica ha riportato che, lo scorso anno, solo la metà dei nuovi progetti di energia e trasmissione previsti era stata completata. Tra le principali cause di ritardo vi sono problemi nelle catene di approvvigionamento, l’aumento dei costi e la carenza di manodopera.

Vantaggi economici e ambientali

Se la rete elettrica venisse ampliata con il completamento dei progetti, l’ energia eolica e solare sostituirebbe circa il 15% dell’energia attualmente generata da carbone e gas naturale. Questo porterebbe anche a una riduzione di circa un terzo dei costi di generazione di energia.

Inoltre, l’espansione delle linee di trasmissione ridurrebbe la domanda di energia idroelettrica in alcune aree di oltre il 25%.

Maggiore resilienza contro condizioni climatiche estreme

Il rapporto evidenzia i benefici economici e ambientali, ma non solo. Anche la maggiore resilienza che la rete elettrica può avere di fronte a condizioni meteorologiche estreme e a un aumento della domanda. Grazie all’espansione della rete e all’installazione di batterie avanzate, il sistema sarebbe in grado di resistere a picchi di consumo durante ondate di caldo o freddo.

“I ricercatori hanno concluso che la rete elettrica può essere gestita in modo affidabile ed economicamente sostenibile con un’alta penetrazione di energie rinnovabili,” si legge nel rapporto.

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