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Rifiuti, raccolta differenziata nelle Università: pubblicate le Linee guida

Rifiuti, raccolta differenziata nelle Università: pubblicate le Linee guida

Voluta dal consorzio nazionale del riciclo imballaggi CONAI e dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, è stata presentata l’11 luglio nella sede centrale dell’Università degli Studi di Salerno, a Fisciano. Si tratta della prima guida alla corretta organizzazione della raccolta differenziata per gli atenei d’Italia. Lo scopo è fornire informazioni utili e puntuali per garantire una corretta separazione dei rifiuti urbani raccolti nelle sedi universitarie.

Per la prima volta gli Atenei italiani avranno a disposizione un documento completo per ottimizzare dal punto di vista qualitativo e quantitativo la raccolta differenziata, promuovendo le buone pratiche di separazione dei rifiuti all’interno della comunità universitaria. L’Ateneo apripista del progetto è stata l’Università degli Studi di Salerno.

Le linee guida per la corretta gestione dei rifiuti nelle università e nei campus: individuate 4 macrocategorie

Le Linee guida hanno individuato quattro macrocategorie di centri di produzione dei rifiuti negli atenei italiani:

  • le aree per didattica, ricerca e servizi, come aule, biblioteche, aree studio, laboratori, servizi igienici;
  • le aree ricreative, come gli spazi comuni interni o le aree esterne di pertinenza, gli impianti sportivi, i negozi;
  • le residenze;
  • le mense, includendo anche bar, ristoranti, caffetterie.

Per ogni area sono state indicate le principali tipologie di rifiuti attesi e i contenitori per la loro raccolta differenziata.

Il documento può rendere noti i principali flussi di rifiuti da raccogliere separatamente elencando e categorizzando i rifiuti prodotti all’interno dei vari ambienti universitari. L’obiettivo è fornire le informazioni necessarie per mettere in condizione chi vive ogni giorno il campus universitario di fare bene la raccolta differenziata.



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Già premiate a Roma le linee guida per la raccolta differenziata dei rifiuti negli atenei

Un’iniziativa che ha già ricevuto consensi: le Linee guida sono state, infatti, premiate pochi giorni fa a Roma, in occasione della 31sima edizione di Comuni Ricicloni, il dossier di Legambiente che premia l’impegno green delle realtà locali. Il riconoscimento è stato consegnato alla RUS, all’Università di Salerno e a Fisciano Sviluppo.

Il Professor Cesare Pianese, Delegato del Rettore alla Sostenibilità dell’Ateneo di Salerno, ha commentato così il riconoscimento: “Da diversi anni l’Ateneo solidifica il suo percorso verso la Sostenibilità attraverso azioni mirate volte alla diffusione nei suoi campus di stili di vita socialmente responsabili”.

L’Ateneo di Salerno si è posizionato tra le prime università nei ranking internazionali per l’attenta gestione delle politiche di sostenibilità e di cura del proprio Campus, con una particolare attenzione alla tematica rifiuti.

Puntare sui giovani e la loro sensibilità sostenibile per tutelare il Pianeta

Si tratta di “un progetto di grande importanza anche sociale – ha spiegato il vicedirettore generale CONAI Fabio Costarella -. Non solo perché agire sui giovani e sulla loro sensibilità sostenibile è essenziale, per trasformarli in cittadini sempre più consapevoli e attenti alla tutela delle risorse del Pianeta. Ma anche perché gli obiettivi di circolarità che l’Italia si trova davanti sono, come ricordiamo spesso, sempre più ambiziosi. È importante che ognuno faccia la sua parte conferendo correttamente e consapevolmente l’imballaggio nella raccolta differenziata: non solo a casa, ma anche in tutti i momenti di aggregazione professionale, culturale o ricreativa. E queste Linee guida rappresentano l’impegno concreto della comunità universitaria per aiutare il Paese a raggiungere percentuali sempre più alte di rifiuti che evitano la discarica per trovare una seconda vita”.

Le Linee Guida sulla gestione dei rifiuti rappresentano uno strumento in più a disposizione degli atenei per rendere i campus e le comunità in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

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