Uranio e piombo nei fiumi del Madagascar, azione legale contro Rio Tinto
La multinazionale Rio Tinto si trova di fronte a una possibile azione legale per l’inquinamento provocato da livelli nocivi di uranio e piombo dei corsi d’acqua. L’accusa è a nome delle persone che vivono nei villaggi vicini a una miniera. Il processo potrebbe avvenire in un tribunale inglese, considerato che l’azione è stata intentata dallo studio legale britannico Leigh Day. In una lettera di reclamo, un documento che rappresenta un primo passo in una causa legale, i villaggi accusano Rio Tinto di aver contaminato i corsi d’acqua e i laghi che utilizzano per scopi domestici con livelli elevati e nocivi di uranio e piombo, che rappresentano un grave rischio per la salute umana. Rio Tinto è un gruppo multinazionale anglo-australiano che si occupa di ricerca, estrazione e lavorazione di risorse minerarie. È la terza più grande società mineraria del mondo.
I risultati dei test sul livello di piombo nel sangue
Lo studio legale Leigh Day ha commissionato test sul livello di piombo nel sangue delle persone nell’area intorno alla miniera, come parte della sua ricerca. Secondo il reclamo, i test mostrano che 58 persone che vivono intorno alla miniera hanno livelli elevati di piombo, e la maggior parte dei casi supera la soglia consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per interventi clinici ed ambientali, pari a 5 microgrammi per decilitro. Il reclamo afferma che la causa più probabile dei livelli elevati è il risultato dei processi minerari Filiale di Rio Tinto QIT Madagascar Minerals.
L’impatto di Rio Tinto sulla comunità locale
La miniera di Rio Tinto a Madagascar ha suscitato preoccupazioni tra la popolazione locale e le organizzazioni civili del posto. Accuse di danni all’ambiente, minacce alla fauna e flora e mancato rispetto degli impegni riguardanti l’occupazione locale hanno alimentato le proteste delle comunità fin dall’inizio delle operazioni minerarie.
La risposta di Rio Tinto
“Abbiamo ricevuto la lettera da Leigh Day”, ha detto il portavoce di Rio Tinto, che ha declinato ulteriori commenti sulle accuse. Il portavoce ha fatto riferimento a un rapporto pubblicato che afferma che l’analisi dell’acqua dell’azienda di recente non ha rilevato metalli, inclusi uranio e piombo, che erano stati identificati in precedenza come potenziali preoccupazioni sulla salute dei cittadini. Il caso sarà osservato da vicino non solo dai azionisti di Rio Tinto, ma anche da sostenitori globali della giustizia ambientale in altre nazioni.
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