Loading Now

La nuova rotta dei rifiuti porta verso l’Africa

rifiuti

La nuova rotta dei rifiuti porta verso l’Africa

Nel corso di un controllo di routine al porto di Marina di Carrara, la Guardia di Finanza, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’ARPAT hanno scoperto un presunto traffico irregolare di rifiuti diretti in Africa. Durante un controllo di routine su un container diretto in Tunisia, è emerso che il carico di rifiuti, dichiarato come abiti usati, conteneva anche altri materiali, tra cui plastica, elettrodomestici e pellami. Le autorità hanno sequestrato 82 tonnellate di rifiuti contenuti in quattro container. Le indagini sono ancora in corso, ma è stata già effettuata la segnalazione del rappresentante legale della società esportatrice per gravi reati ambientali. La Procura di Massa ha convalidato il sequestro e ordinato la bonifica dei rifiuti, subordinando il dissequestro al loro regolare smaltimento.



Ap-set-banner-Ambiente-in-Salute-728x90-1 La nuova rotta dei rifiuti porta verso l'Africa
Ap-set-banner-Ambiente-in-Salute-240x400-2 La nuova rotta dei rifiuti porta verso l'Africa

I precedenti nel Mar Adriatico

Il traffico illecito di rifiuti ha una storia lunga, come dimostrano le inchieste sui cosiddetti “navi a perdere” nel Mar Adriatico. Queste imbarcazioni, deliberatamente affondate in mare, potrebbero aver fatto parte di un piano per lo smaltimento illegale di rifiuti tossici e radioattivi, coinvolgendo anche il mare di mezzo tra Italia e Croazia. Le indagini hanno indicato possibili collegamenti con la criminalità organizzata e individui come Giorgio Comerio, legato a società coinvolte nel traffico illecito di rifiuti.

Le nuove rotte del traffico di rifiuti

Nonostante gli sforzi delle autorità, il traffico illecito di rifiuti continua a prosperare. Nuove rotte, soprattutto nell’Adriatico, sono emerse per lo smaltimento illegale di rifiuti, con porti come Ancona, Bari e Brindisi che fungono da piattaforme per spedizioni verso l’Albania e i Paesi dell’ex Jugoslavia. Le operazioni di contrasto hanno svelato tentativi di spedizione di rifiuti elettronici ed elettrici non solo in Italia, ma anche a destinazione, evidenziando la complessità e la persistenza del problema. Il traffico illecito di rifiuti rappresenta una sfida continua per le autorità italiane ed europee e nuove strategie e cooperazioni internazionali sono necessarie per affrontarlo efficacemente.

Share this content: