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Siccità, Copernicus: condizioni ‘allarmanti’ su Italia meridionale e centro-orientale

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Siccità, Copernicus: condizioni ‘allarmanti’ su Italia meridionale e centro-orientale

Condizioni di siccità “persistenti e ricorrenti” nell’Europa meridionale e orientale. E ancora: “gravi, durature e critiche” nel Mediterraneo e nella regione del Mar Nero. Lo rilevano i dati sulla siccità di fine luglio 2024 di Copernicus, pubblicati dall’Osservatorio europeo sulla Siccità, secondo i quali, rispetto ai mesi precedenti, l’Europa orientale sta sperimentando condizioni di siccità in grave peggioramento che stanno colpendo colture e vegetazione. A fine luglio, gli indicatori rilevano condizioni di siccità “allarmanti” nella Spagna orientale, nella maggior parte dell’Italia meridionale e centro-orientale, in Polonia, nelle regioni baltiche meridionali, in Grecia, nella maggior parte dei Balcani, in Ucraina, nella Russia meridionale e Cipro occidentale, Malta, isole del Mediterraneo e vaste aree della Turchia centro-occidentale e settentrionale.

Pullara (Conlavoro): “In Sicilia condotte colabrodo, perso il 50% dell’acqua”

Utilizzo di navi dissalatori e pianificazione delle opere di risanamento delle condotte idriche colabrodo. Il vice presidente nazionale e segretario regionale di Conflavoro Sicilia, Giuseppe Pullara, torna a invocare “interventi urgenti” per contrastare l’emergenza idrica. “In Sicilia, nel 2022, la perdita idrica nella fase di immissione in rete dell’acqua per usi autorizzati è stata del 51,6%, con punte del 58% nell’Agrigentino (che è la provincia con minor risorsa idrica dell’Isola) per un volume di 339,7 milioni di metri cubi”, spiega. Il dato emerge dal secondo rapporto Istat sull’acqua. L’Isola è tra le regioni con le perdite totali in distribuzione più alte, preceduta solo dalla Sardegna (52,8%), ed è tra le nove regioni dove le perdite idriche totali in distribuzione sono superiori al dato nazionale, preceduta da Basilicata (65,5%), Abruzzo (62,5%), Molise (53,9%), Sardegna (52,8%).

I numeri della siccità in Sicilia

Inoltre, nel 2023, il 29,5% (8,9% in Italia) di famiglie su cento della stessa zona lamentano irregolarità nell’erogazione dell’acqua, mentre il 56,3% (28,8% in Italia), dato più alto nella Penisola, non si fidano a bere acqua del rubinetto. “In Sicilia – conclude Pullara – mancano le infrastrutture per immagazzinare l’acqua, distribuirla, utilizzarla con efficienza e risparmio e, poi, depurarla. Non si può più rimandare e occorre cominciare ad agire e intervenire anche per garantire il futuro”.



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Schifani: “Entro l’anno al via rifacimento rete idrica Agrigento

“Entro l’anno partirà il rifacimento di tutta la rete idrica di Agrigento. Abbiamo già finanziato l’opera attraverso l’Accordo di coesione, ma per accelerare i tempi il mio governo provvederà ad autorizzare un’anticipazione delle risorse e partire subito con i lavori”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, intervistato dalla Tgr Sicilia.

Il Governatore è tornato anche sulla polemica tra sindaco di Agrigento e capo Protezione civile regionale “Io sto con il nostro capo della Protezione civile, Salvo Cocina, che correttamente sta eseguendo il suo mandato: la legge individua nei sindaci, infatti, i primi responsabili di protezione civile sul territorio. E sono certo che i primi cittadini non si tireranno indietro. Sono loro che devono individuare i pozzi, anche se poi magari sarà la Regione a eseguire i lavori. Per questo motivo non ho condiviso la posizione del sindaco di Agrigento”.

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