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“Ovunque affollato”: il sindaco di Santorini mette in guardia dalla crisi del turismo eccessivo

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“Ovunque affollato”: il sindaco di Santorini mette in guardia dalla crisi del turismo eccessivo

Santorini, rinomata per la sua bellezza mozzafiato e le foto perfette che riempiono Instagram, è diventata la meta più popolare della Grecia. Tuttavia, il sindaco dell’isola ha lanciato un avvertimento: se lo sviluppo incontrollato, derivante dall’eccessivo turismo, non sarà fermato immediatamente, l’isola non potrà “salvarsi”. Quest’anno, Santorini prevede di accogliere oltre 3,4 milioni di turisti, un numero impressionante che ha spinto il sindaco Nikos Zorzos a chiedere un’azione urgente contro la frenesia edilizia che minaccia il delicato equilibrio dell’isola.

La saturazione turistica e lo sviluppo edilizio di Santorini

Il boom edilizio a Santorini è strettamente legato all’afflusso record di visitatori, tanto che l’isola aveva già raggiunto il suo “punto di saturazione” prima della pandemia di Covid-19. Con circa 80.000 posti letto, Santorini offre più alloggi per metro quadrato rispetto a qualsiasi altra destinazione turistica greca, a eccezione di Kos e Rodi. La costruzione incontrollata, che ha già cementificato un quinto dell’isola, è stata ulteriormente accelerata dalle autorità di Atene, che hanno approvato numerosi permessi di costruzione tra il 2018 e il 2022, suscitando preoccupazione tra gli ecologisti.

L’impatto ambientale e sociale del turismo

Per Zorzos, il continuo sviluppo edilizio rappresenta una minaccia esistenziale, paragonabile all’emergenza climatica. Nonostante l’installazione di impianti di desalinizzazione, le risorse idriche e le infrastrutture dell’isola sono messe sotto pressione dalla crescita turistica incontrollata. Il sindaco, che ricorda una Santorini ben diversa quando la popolazione locale si guadagnava da vivere lavorando nelle miniere e coltivando il terreno vulcanico, è preoccupato che il turismo di massa stia distruggendo il vero motivo per cui le persone visitano l’isola: la sua bellezza naturale.



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La risposta dei residenti e delle autorità

Santorini non è l’unica isola dell’Egeo ad affrontare le sfide del turismo di massa. Anche altre isole, un tempo considerate idilliaci rifugi, si sono trovate a dover fronteggiare l’impatto del sovrafflusso turistico. In risposta, i residenti delle isole più popolari sono diventati più espliciti, organizzando proteste contro l’occupazione delle spiagge da parte delle attività commerciali e chiedendo al governo centrale di agire. L’attenzione del governo greco, stimolata da interventi come quello della presidente Katerina Sakellaropoulou, si sta spostando verso una gestione più sostenibile del turismo, con proposte per limitare gli arrivi delle navi da crociera.

Prospettive future e speranze per Santorini

Nonostante le difficoltà, il sindaco Zorzos rimane ottimista. Anche se si sente come il mitico Sisifo, costretto a spingere un masso in salita senza mai raggiungere la cima, riconosce che gli atteggiamenti stanno cambiando. I residenti, un tempo scettici, ora lo fermano per strada per riconoscere che aveva ragione. Zorzos insiste sulla necessità di ripensare il turismo a Santorini per evitare che l’isola diventi un’altra Venezia o Barcellona, segnando un passo importante verso un futuro più sostenibile.

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