80mila visite veterinarie extra ogni anno a causa dello smog

Ogni anno, l’inquinamento atmosferico non solo danneggia la salute umana, ma ha un impatto significativo anche sui nostri animali domestici. Uno studio condotto da Akshaya Jha della Carnegie Mellon University ha analizzato 7 milioni di ammissioni veterinarie nel Regno Unito, rivelando una correlazione allarmante tra alti livelli di smog e un aumento delle visite al veterinario per cani e gatti.

Migliorare la qualità dell’aria per risparmiare e vivere meglio

Secondo il rapporto, se il Regno Unito riuscisse a ridurre l’inquinamento atmosferico per rispettare gli standard raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si potrebbero evitare ben 80.000 visite veterinarie l’anno, risparmiando quasi 20 milioni di dollari. Tuttavia, il valore reale di questa riduzione va ben oltre il denaro: si parla di migliorare la qualità della vita degli animali e dei loro proprietari, che spesso affrontano costi emotivi e pratici legati alle cure.

Un invito all’azione per un futuro più sostenibile

L’inquinamento atmosferico è responsabile di gravi problemi di salute sia negli uomini che negli animali, causati da sostanze nocive come il biossido di azoto, l’ozono e il particolato. Studi come questo mettono in luce un aspetto spesso trascurato: il legame tra ambiente e salute animale. È un invito a riflettere sul ruolo che ognuno di noi può giocare per migliorare la qualità dell’aria, con benefici tangibili per tutti gli esseri viventi.

Nel frattempo, la questione sarà al centro del Northern Air Quality Conference 2025, un appuntamento per scienziati, esperti e decisori politici che lavorano per trovare soluzioni sostenibili. Tra i relatori ci saranno nomi di spicco come il professor Greg Marsden e Liz Godfrey, attivista di Mums for Lungs. Anche il benessere dei nostri animali potrebbe trarre beneficio da queste iniziative, perché la loro salute è un riflesso diretto della qualità dell’ambiente in cui vivono.