Medici Isde, appello ai Ministri: sostenere strategia chimica per salute e ambiente
L’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE) ha rivolto un appello ai Ministri dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e della Salute, Orazio Schillaci, chiedendo un impegno deciso a favore della Strategia Chimica per la Sostenibilità (CSS). In vista del Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dell’UE del 14 ottobre, ISDE sottolinea l’importanza di mantenere gli obiettivi ambiziosi della CSS, essenziali per la protezione della salute pubblica e dell’ambiente.
Sostegno alla strategia chimica per la sostenibilità
ISDE, parte dell’Alleanza Europea per la Salute e l’Ambiente (HEAL), nella sua lettera ai ministri ha ribadito l’urgenza di non indebolire gli standard promessi dalla CSS, una strategia chiave adottata dalla Commissione Europea nel 2020. La CSS è stata concepita per affrontare l’emergente crisi sanitaria causata dall’inquinamento chimico e per promuovere un’industria chimica europea sostenibile.
Francesco Romizi, responsabile PR di ISDE, ha dichiarato: “Chiediamo ai Ministri di mantenere gli impegni presi per una protezione elevata della salute e dell’ambiente.” Romizi ha evidenziato l’impatto devastante di sostanze come i PFAS e gli interferenti endocrini, che comportano gravi danni alla salute e significativi costi economici per l’intera società europea.
Impatti economici e sanitari dell’inquinamento chimico
Secondo l’Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche, la riduzione dell’uso di sostanze chimiche pericolose potrebbe generare benefici per la salute pari a 2,1 miliardi di euro l’anno. Tuttavia, l’esposizione ai PFAS e altre sostanze chimiche dannose può comportare un costo fino a 84 miliardi di euro all’anno per l’Unione Europea.
Un appello per politiche ambiziose
ISDE chiede ai Ministri italiani di sostenere politiche più ambiziose e concrete, rafforzando gli impegni già presi per ridurre l’inquinamento chimico. Questo passo è essenziale per proteggere non solo la salute dei cittadini europei ma anche per salvaguardare l’ambiente, garantendo un futuro più sostenibile e competitivo per l’industria europea.
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