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Superyacht e Jet privati di pochi ricchi inquinano più di 13mila persone

Superyacht e Jet privati di pochi ricchi inquinano più di 13mila persone

Secondo l’ultimo rapporto di Oxfam, l’uso di jet privati e superyacht da parte di 31 miliardari europei ha generato, nel 2023, una quantità di emissioni di carbonio pari a quella prodotta, in media, da oltre 13.000 cittadini europei. L’indagine, intitolata Carbon Inequality Kills, rivela l’impatto devastante dello stile di vita dell’élite europea sulle emissioni globali, richiedendo misure drastiche per ridurre l’inquinamento di cui i più ricchi sono responsabili.

Il divario nelle emissioni di carbonio

Nel 2019, il 10% della popolazione europea più ricca ha emesso lo stesso volume di carbonio del 50% più povero. L’uso estremo di mezzi di trasporto altamente inquinanti da parte dell’élite contribuisce ad accelerare la crisi climatica. Ad esempio, in media, un miliardario europeo prende circa 140 voli l’anno e trascorre 267 ore in volo, generando più emissioni di un cittadino medio in un arco di oltre 112 anni.

Un budget di carbonio a rischio di esaurimento

Oxfam mette in guardia: se le emissioni globali continueranno ai livelli attuali, il “budget di carbonio” globale potrebbe esaurirsi entro quattro anni, superando così il limite di 1,5°C di aumento della temperatura terrestre. Se tutti nel mondo producessero le stesse emissioni del miliardario medio europeo, il budget si esaurirebbe in meno di cinque mesi.

Emissioni dagli investimenti: un altro tasto dolente

Il rapporto evidenzia inoltre le emissioni prodotte dagli investimenti dei più ricchi, che spesso coinvolgono settori fortemente inquinanti come petrolio, estrazione mineraria e cemento. Solo nell’ultimo anno, i super-ricchi dell’Ue hanno prodotto circa 36 milioni di tonnellate di carbonio tramite i loro investimenti, l’equivalente delle emissioni annuali di 4,5 milioni di europei.



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L’impennata della disuguaglianza globale e la crisi della fame

L’1% dei più ricchi in Europa è anche responsabile di danni economici globali, stimati da Oxfam in una perdita di 179 miliardi di dollari di produzione economica globale dal 1990. Inoltre, l’impatto del cambiamento climatico rischia di compromettere la sicurezza alimentare, causando perdite di raccolto che avrebbero potuto nutrire circa 900.000 persone ogni anno.

Le Proposte di Oxfam in vista della Cop29

Oxfam, in vista della prossima conferenza sul clima COP29, propone tre misure per affrontare la crisi delle emissioni. Prima di tutto, introdurre imposte permanenti sul reddito e sul patrimonio per l’1% più ricco, applicando inoltre una tassazione punitiva sui beni di lusso inquinanti come jet e yacht. Secondariamente, i super-ricchi dovrebbero contribuire con una tassa patrimoniale fino al 5%, per raccogliere fondi destinati alla crisi climatica, soprattutto a supporto dei Paesi più vulnerabili. Infine, Oxfam invita a una “reimmaginazione economica” globale, in cui i redditi dei più ricchi non superino quelli del 40% più povero, per promuovere una giustizia economica e climatica duratura.

I super-ricchi devono pagare per le loro emissioni di carbonio

Chiara Putaturo, esperta fiscale di Oxfam, è chiara: “i super-ricchi stanno trattando il pianeta come il loro parco giochi personale, contribuendo a una crisi che impoverisce e mette a rischio la vita di milioni di persone”. Secondo Putaturo, occorre invertire la rotta: “Le tasse sui jet privati e sui superyacht devono essere aumentate, e i patrimoni dei super-ricchi tassati equamente, per assicurare che non siano i comuni cittadini a pagare il prezzo di questa crisi climatica”.

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