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Trasporti ed energia: le carenze nelle scuole italiane

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Trasporti ed energia: le carenze nelle scuole italiane

In Italia, la condizione delle scuole e dei servizi rappresenta un’emergenza infrastrutturale cronica. Secondo “Ecosistema Scuola”, il rapporto di Legambiente che raccoglie i dati di oltre 7mila edifici scolastici nei comuni capoluogo italiani, tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, frequentati da una popolazione di oltre un milione e 300mila studenti, una scuola su tre necessita di interventi di manutenzione urgenti, con percentuali che nel Sud e nelle Isole raggiungono il 50%. Nonostante l’aumento dei fondi per la manutenzione straordinaria nel 2023, con una media di 42mila euro per edificio rispetto ai 36mila degli ultimi cinque anni, le amministrazioni faticano a impiegare efficacemente le risorse. Infatti, dei 42.022 € stanziati, solo 23.821 € sono stati spesi. Le difficoltà si estendono anche alla digitalizzazione, ai trasporti e all’efficientamento energetico, con il rischio che l’autonomia differenziata aggravi ulteriormente la situazione scolastica.

Sicurezza e qualità dei servizi nelle scuole italiane

Anche la sicurezza e la qualità dei servizi scolastici sono in ritardo. Solo il 50% degli edifici possiede i certificati di sicurezza necessari, mentre poco più della metà delle scuole dispone di reti cablate e Wi-Fi. Le mense, pur rappresentando un servizio di qualità, non sono presenti in tutte le zone del Paese: mentre al Nord e al Centro la copertura raggiunge oltre l’80%, nel Sud e nelle Isole i dati scendono rispettivamente al 54,3% e al 41,2%. Inoltre, il 64,9% delle mense utilizza stoviglie monouso, dimostrando poca attenzione alla sostenibilità.



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Trasporti, sport ed energia: le carenze nei servizi scolastici

Solo il 19,7% delle scuole italiane dispone di un servizio di trasporto collettivo come lo scuolabus, e un impianto sportivo su quattro richiede interventi di manutenzione urgente. Le palestre aperte oltre l’orario scolastico sono più diffuse al Centro-Nord (oltre il 70%) rispetto al Sud (30,3%). Per quanto riguarda l’energia, solo il 20,9% degli edifici scolastici utilizza fonti rinnovabili, con picchi al Nord (24,3%) e minimi nelle Isole (14,1%). La mancanza di servizi come trasporti, palestre e sostenibilità energetica, non inclusi nei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni), rischia di accentuare il divario tra Nord e Sud, aggravato dall’autonomia differenziata.

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