Usa verso il Trump bis: i primi 4 provvedimenti sull’ambiente

La vittoria di Donald Trump alle elezioni Usa del 2024 preannuncia un possibile cambio di direzione per le politiche ambientali statunitensi. La sua amministrazione precedente ha già dimostrato un approccio scettico verso le regolamentazioni sull’ambiente e una predilezione per i combustibili fossili. Con il suo ritorno, molti si chiedono: cosa significa per il futuro climatico globale? Abbiamo ipotizzato i primi quattro provvedimenti sull’ambiente di Trump con il successo nelle elezioni Usa.

1. Indebolimento delle regolamentazioni sulle emissioni

Trump potrebbe riprendere la sua strategia di deregolamentazione, riducendo le restrizioni sulle emissioni di gas serra. Questo cambio impatterebbe la qualità dell’aria e potrebbe agevolare l’industria petrolifera e del carbone.

2. Energia Rinnovabile in bilico negli Usa

Mentre l’Europa e altre nazioni accelerano verso l’energia rinnovabile, gli Stati Uniti potrebbero rallentare. Gli incentivi per solare, eolico e altre fonti verdi potrebbero diminuire, favorendo l’industria tradizionale.

3. Conseguenze sull’ambiente per ostruzionismo ad accordi climatici internazionali

L’Accordo di Parigi rischia una nuova battuta d’arresto. Se gli Stati Uniti si ritireranno dagli impegni, ciò potrebbe innescare una reazione a catena tra altre nazioni, rallentando gli sforzi globali per contenere il riscaldamento climatico.

4. Blocco di Trump alle iniziative globali su cambiamento climatico

La possibile riduzione delle politiche verdi potrebbe influenzare l’occupazione nelle rinnovabili, con conseguenze economiche e ambientali di lungo periodo. Le aziende “green” potrebbero affrontare sfide maggiori per mantenere un’impronta sostenibile

Il ritorno di Trump potrebbe segnare un rallentamento delle iniziative ambientali globali, aumentando la sfida per contrastare il cambiamento climatico. Con il mondo che guarda agli USA, quali saranno le prossime mosse?