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Tumore al seno: attenzione ai rischi “invisibili” degli imballaggi alimentari

Tumore al seno: attenzione ai rischi “invisibili” degli imballaggi alimentari

Il cancro al seno è uno dei tumori più frequenti al mondo che colpisce milioni di donne ogni anno. Negli anni sono stati individuati importanti fattori di rischio collegati alla malattia come quelli genetici e ormonali.

Dai nuovi, studi, ne è emerso un altro che ci invita a riflettere e modificare le nostre abitudini di vita: l’esposizione a sostanze tossiche e contaminanti ambientali. Tra quelle che possono favorire lo sviluppo di tumore al seno ci sono i composti chimici presenti nei materiali a contatto con gli alimenti, che potrebbero trovarsi nel cibo che mangiamo ed accumularsi nel nostro organismo.

Gli imballaggi alimentari possono aumentare il rischio di tumore al seno

Secondo uno studio svizzero, condotto dal Food Packaging Forum e pubblicato su Frontiers in Toxicology, sono quasi 200 le sostanze chimiche potenzialmente cancerogene presenti negli imballaggi alimentari. E ben 189 sono state confermate come potenziali cancerogeni mammari, tutti presenti in diversi materiali che si trovano spesso a contatto con i cibi. In particolare, ci riferiamo a plastica e cartone utilizzati nella realizzazione di imballaggi alimentari.

I ricercatori sono arrivati a queste conclusioni confrontando il database delle sostanze chimiche migranti con una lista di potenziali cancerogeni per il seno sviluppata dal Silent Spring Institute. Ed hanno così scoperto che gli imballaggi alimentari possono essere veicoli di esposizione continua a sostanze che favoriscono lo sviluppo del cancro.



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Le normative attuali inadeguate a prevenire l’esposizione alle sostanze nocive

È bene ricordare che gli imballaggi alimentari che contengono sostanze considerate cancerogene sono legali. Arrivano da mercati regolamentati come l’Unione Europea e gli Stati Uniti. A dimostrazione che le normative attuali sono inadeguate a prevenire l’esposizione ai composti pericolosi. L’indagine svizzera rappresenta un’importante opportunità di prevenzione del cancro. Ridurre l’esposizione a queste sostanze chimiche, infatti, può avere un impatto diretto sulla salute pubblica, ma bisogna lavorare anche in ambito normativo.

Tumore al seno e imballaggi alimentari: di che sostanze parliamo?

Lo studio ha individuato negli imballaggi alimentari potenzialmente nocivi metalli pesanti, composti organici volatili e sostanze perfluoroalchiliche (PFAS). Ma anche ftalati e altre sostanze chimiche pericolose, spesso associate a problematiche endocrine e – appunto – ad un aumentato rischio di cancro (e non solo al seno).

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