Ultima Generazione lancia sos acqua alla Maratona di Roma
Allarme siccità e sos acqua. Gli attivisti di Ultima Generazione hanno interrotto la Maratona di Roma per sensibilizzare l’attenzione generale sul tema della carenza idrica causata dall’inquinamento e dal conseguente cambiamento climatico. Gli attivisti hanno interrotto la corsa all’altezza di Ponte Vittorio, srotolando uno striscione con scritto “Fondo Riparazione”. Sono stati anche esposti dei cartelli con scritto in italiano e in inglese “Il collasso climatico corre veloce, se vince perdiamo tutti”. Dopo l’intervento della Polizia Municipale i giovani i manifestanti sono stati accompagnati sul bordo della strada e poi Alle 9.10 è arrivata la Polizia Municipale che ha portato i manifestanti sul bordo della strada e poi condotti in commissariato.
“L’inverno che abbiamo appena trascorso – spiega una nota di Ultima Generazione – è sato un inverno pieno di anomalie. Ci sono state punte fino a fino a 25 gradi in alcune Regioni e una lunga siccità lungo il Paese. La Sicilia è, da qualche settimana, in razionamento di acqua. Che primavera ci aspetterà? Che estate sarà? Ancora alluvioni, morti sul lavoro per il caldo, morti nelle città perché invivibili? Il Governo ancora si rifiuta di affrontare la crisi climatica per la gravità che ha: una crisi di portata incommensurabile che sarà una crisi economica, sociale e politica”.
Nuova mobilitazione a Roma il 24 maggio
Sempre secondo Ultima Generazione “con l’arrivo imminente dell’estate, la situazione della siccità si aggraverà ulteriormente, portando alla luce una verità spesso trascurata. La crisi climatica è anche una crisi di acqua. L’apparato mediatico e politico concentra l’attenzione su emissioni di gas serra e numeri astratti, come se fossero fenomeni distanti e slegati dalla nostra realtà quotidiana, ma che hanno effetti tangibili: manca l’acqua. Questa crisi non è solo una questione di numeri e statistiche, ma di legami profondi e viscerali con la terra che calpestiamo, con gli alimenti che mettiamo sulle nostre tavole, con l’aria che respiriamo e con le vite che amiamo”.
Gli attivisti, nel lanciare l’sos acqua, evidenziano, inoltre, come “l’Italia stia attualmente affrontando una crisi di siccità e è destinata a affrontarne sempre di più spesso. Gli agricoltori, essendo tra i principali custodi della nostra sicurezza alimentare, si trovano e troveranno ad affrontare gravi ostacoli nel procurarsi acqua sufficiente per le loro colture, minacciando così la produzione alimentare nazionale e generando un aumento dei prezzi degli alimenti di base. Ora, mentre ci avviciniamo all’estate, la crisi climatica avanza come un fuoco vorace, prosciugando ogni goccia di speranza per un futuro sostenibile. Ma non è troppo tardi. Possiamo ancora cambiare il corso di questa storia. Possiamo ancora spegnere il fuoco della nostra indifferenza con l’acqua del nostro impegno e della nostra solidarietà. Unitevi alla mobilitazione di Roma a maggio”.
Fondo Riparazione da 20 miliardi di euro
Partendo dall’impatto che la crisi ha già avuto sui nostri territori, lasciando la popolazione priva di protezione e riparo dopo aver perso casa e aziende, Ultima Generazione chiede che lo Stato istituisca con urgenza un #FondoRiparazione di 20 miliardi di euro per le vittime delle catastrofi climatiche che possa essere disponibile per far fronte ai sempre più numerosi danni economici che ci troveremo ad affrontare e offrire così una garanzia di sicurezza per le famiglie. “I soldi per questo Fondo vanno urgentemente presi da stipendi di grandi partecipate pubbliche statali che sostengono e aggravano la crisi climatica come Eni e Leonardo, dai SAD e da ogni altra voce di spesa pubblica che sia indirizzata a conservare il modello di sviluppo basato sui combustibili fossili, anziché avviare una conversione. Il tempo è ora. Unitevi alla mobilitazione di Roma a maggio”. Questo l’appello degli attivisti.
Share this content: