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Vino europeo e italiano contaminato dai Pfas

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Vino europeo e italiano contaminato dai Pfas

Nel corso dell’ultimo decennio, si è registrato un preoccupante aumento della presenza di acido trifluoroacetico (TFA) nel vino, con una concentrazione significativamente più alta rispetto al passato. Questo fenomeno, che coinvolge anche i vini italiani, potrebbe avere implicazioni per la salute umana.

Cos’è il TFA?

L’acido trifluoroacetico (TFA) è un composto chimico che si forma principalmente come risultato della degradazione di pesticidi PFAS, noti per la loro alta persistenza nell’ambiente. I pesticidi che emettono TFA sono utilizzati in agricoltura, e la loro presenza nel vino potrebbe derivare dalla contaminazione del suolo e dell’acqua utilizzata per l’irrigazione delle viti.

Il rapporto PAN

Secondo il rapporto del Pesticide Action Network (PAN), dal 2010 in poi, i livelli di TFA nei vini sono aumentati drasticamente. In particolare, i dati mostrano un incremento di circa 100 volte rispetto ai livelli riscontrati nell’acqua potabile. Questo aumento è stato riscontrato in diverse aree dell’Unione Europea, compresa l’Italia, e potrebbe essere legato all’uso crescente di pesticidi PFAS nei vigneti.

I risultati dello studio

Lo studio di PAN ha analizzato 49 campioni di vino provenienti da 10 Paesi europei, tra cui l’Italia, evidenziando una forte presenza di TFA in tutti i campioni. La concentrazione media di TFA è stata di 110 microgrammi per litro, con picchi che raggiungono i 320 microgrammi per litro. Al contrario, i vini più vecchi, precedenti al 1988, non hanno mostrato tracce di TFA, suggerendo un cambiamento significativo nella contaminazione negli ultimi decenni.

Pesticidi e PFAS nel vino

Le analisi hanno rivelato la presenza di 8 pesticidi e dei loro metaboliti nel 94% dei vini convenzionali testati. Tra questi, sono stati identificati due pesticidi PFAS, il fluopyram e il fluopicolide, che contribuiscono alla formazione di TFA. Questo solleva preoccupazioni circa l’uso di questi composti chimici nell’agricoltura europea e le loro possibili implicazioni per la salute umana.

I rischi per la salute

Helmut Burtscher-Schaden, chimico ambientale della GLOBAL 2000 e promotore dello studio, ha espresso preoccupazione per l’elevata concentrazione di TFA rilevata. La presenza di questi composti nelle colture potrebbe portare a una significativa bioaccumulazione, aumentando il rischio che i consumatori ingeriscano quantità di TFA molto superiori a quelle stimate. Questo potrebbe avere effetti negativi sulla salute a lungo termine.

Vietare i PFAS

Secondo Salome Roynel, Policy Officer di PAN Europe, i risultati dello studio sono un chiaro “campanello d’allarme” per l’Unione Europea. PAN Europe sta facendo pressione affinché gli Stati membri votino a favore del divieto del flutolanil, un pesticida PFAS che emette TFA. Il divieto di questo pesticida sarebbe un passo importante per ridurre la contaminazione da TFA nel vino e in altri alimenti.

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