WWF chiede trattato globale contro inquinamento da plastica
In vista di INC-5, l’organizzazione ambientalista sollecita misure vincolanti per contrastare l’emergenza globale causata dalla plastica.
Un evento per dimostrare che il cambiamento è possibile
Il 24 novembre, alla vigilia dell’inizio della quinta e ultima tornata negoziale per il trattato sull’inquinamento da plastica (INC-5), il WWF ospiterà un evento importante. Durante l’incontro saranno presentate soluzioni concrete per dimostrare la fattibilità di un trattato globale ambizioso. L’evento culminerà con la consegna di una petizione, firmata da milioni di persone, che chiede un trattato legalmente vincolante per affrontare questa crisi.
Obiettivi chiari per un futuro senza plastica
Il WWF propone una serie di azioni imprescindibili per il trattato: vietare e eliminare progressivamente le plastiche più dannose, promuovere la progettazione di prodotti riutilizzabili e riciclabili, stabilire impegni finanziari concreti per sostenere la transizione e creare meccanismi che rafforzino progressivamente il trattato nel tempo. Queste misure sono fondamentali per ridurre la produzione di plastica vergine e contenere il riscaldamento globale entro il limite di 1,5°C, in linea con gli obiettivi climatici internazionali.
Urgenza di misure obbligatorie
L’organizzazione evidenzia l’importanza di misure vincolanti, avvertendo che soluzioni volontarie rischiano di essere inefficaci. L’aumento incontrollato della produzione di plastica non solo aggrava l’inquinamento ambientale, ma potrebbe anche compromettere gli sforzi per limitare le emissioni globali di carbonio e rispettare gli impegni climatici.
Kirsten Schuijt, direttore generale di WWF International, ha sottolineato l’importanza di regole globali vincolanti, affermando che per proteggere le generazioni presenti e future dall’inquinamento da plastica e dalle sue disuguaglianze è essenziale adottare un approccio deciso e condiviso. Ha invitato i negoziatori a dare priorità alle misure più urgenti e fondamentali per affrontare il problema in modo rapido e incisivo.
Sostegno diffuso, ma la sfida è tradurre le promesse in azioni
La maggior parte dei governi ha espresso sostegno alle misure proposte, ma ora è necessario trasformare queste intenzioni in un trattato robusto e operativo. Il WWF avverte che compromessi e diluizioni rischiano di rendere il trattato inefficace e ribadisce la necessità di misure legalmente vincolanti e di requisiti progettuali chiari per i prodotti, evitando di ricadere in iniziative volontarie poco incisive.
Giovani attivisti e arte per un messaggio forte
Durante l’evento del 24 novembre, i giovani attivisti coreani Hannah Kim e Jeah Han, insieme alla poetessa Nikita Gill, presenteranno la petizione al presidente dell’INC-5, Luis Vayas Valdivieso. Kim e Han si sono distinti per il loro impegno in una storica causa legale sul clima in Corea, che ha portato a una sentenza che impone al governo coreano di fissare obiettivi vincolanti per la riduzione dei gas serra.
Eirik Lindebjerg, responsabile delle politiche globali sulla plastica del WWF, ha ribadito che è fondamentale trasformare le parole dei governi in azioni concrete. Ha avvertito che non ci deve essere spazio per interpretazioni ambigue che favoriscano interessi economici a scapito della salute e sicurezza globali. Ha inoltre sottolineato che, se necessario, è preferibile un trattato con misure vincolanti sostenuto dalla maggioranza dei governi piuttosto che un accordo volontario condiviso da tutti ma privo di efficacia.
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