Abbattimento Orsi in trentino, il WWF Italia si oppone
La decisione della Provincia Autonoma di Trento, che “dà il via libera all’uccisione di 8 orsi l’anno”, è “demagogica e si basa su assunti che la maggioranza degli studi scientifici e delle esperienze internazionali smentiscono”. Così il WWF Italia in una nota, in cui viene ribadito che “gli abbattimenti non sono la strada corretta per mitigare il conflitto e favorire la coesistenza. Ancora una volta l’ente invece sceglie la strada della ‘facile’ scorciatoia per affrontare nel modo peggiore il tema della convivenza tra uomo e grandi carnivori. L’abbattimento così, invece di rappresentare l’estrema ‘ratio’ da adottare solo in caso di fallimento di altri sistemi e in casi puntuali, diviene l’unica strada che la PAT è in grado di percorrere”.
WWF Italia: “Abbattimenti non risolveranno il problema”
Il WWF Italia sostiene che “chi oggi delibera l’abbattimento di 8 orsi problematici all’anno ha fatto troppo poco in questi anni nel campo della prevenzione e della comunicazione. A mancare sono stati un adeguato lavoro di informazione e sensibilizzazione nei confronti delle popolazioni residenti e diffuse e concrete azioni nel campo della prevenzione dei conflitti e dell’insorgenza di comportamenti problematici negli orsi”.
Secondo il WWF Italia, dunque, la responsabilità della frequentazione di alcuni esemplari di orso di centri abitati è “di chi non ha assicurato la diffusione di adeguati cassonetti dell’organico a prova di orso”, e dunque “gli abbattimenti non risolveranno il problema, né dei danni né della presenza di orsi nei centri abitati, e non aumenteranno il senso di sicurezza delle comunità che vivono le montagne trentine”. In conclusione, “questi fenomeni vanno affrontati con lungimiranza e affidandosi alle conoscenze scientifiche disponibili. La convivenza tra uomini e grandi carnivori va prima di tutto costruita attraverso azioni di prevenzione e mitigazione dei conflitti e con adeguate campagne di informazione al pubblico”.
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